Dimensione corporea
Lavorare sulla dimensione corporea significa considerare i rapporti di influenza reciproca che esistono tra corpo, sensazioni, emozioni e pensiero. Il corpo è influenzato dalla parte più profonda e vera del Sé, ed è per questo che è uno strumento prezioso di osservazione e intervento.
Le interazioni tra mente e corpo, o psiche e soma, sono state studiate inizialmente dalla Psicosomatica e confermate successivamente dalle Neuroscienze. A oggi è dimostrato che le esperienze compiute nei primissimi anni di vita, e che non vengono ricordate a livello conscio, in realtà sono registrate dal corpo a livello di memoria implicita, emotiva e procedurale. In termini più semplici il corpo ricorda le prime e fondanti interazioni con la realtà che si sono avute da bambini, e tali ricordi corporei continuano ad essere influenti anche nella vita adulta, determinando il modo di muoversi nel mondo della persona.


Inoltre sempre grazie alla Psicosomatica e alle Neuroscienze è stato dimostrato che stati persistenti di rabbia, stress e ansia oltre ad abbassare le difese immunitarie, si scaricano sul corpo e se non trattati adeguatamente, possono arrivare a danneggiarlo.
Queste considerazioni sono state ampliate dalla Bioenergetica di Alexander Lowen, che osserva che la relazione tra corpo e mente è bidirezionale, cioè come la mente influenza il corpo, così il corpo influenza la mente, e questo permette di intervenire su più fronti.
Da una parte osservare le tensioni fisiche, le espressioni particolari e la postura permette alla persona di arrivare a una nuova e più profonda consapevolezza di sé, dall’altro il lavoro sul corpo permette di allentare le tensioni, alleviare i sintomi psicosomatici, ristabilire l’equilibrio psicofisiologico e far sì che la persona recuperi la capacità di sentire.
Il lavoro con il corpo può utilizzare talvolta il potere terapeutico del tocco (per es. la mano del terapeuta su quella del paziente, il contatto di una spalla, una pressione nella zona del collo, ecc.). Il contatto è sempre negoziato con il paziente e ha l’obiettivo di indagare le sue reazioni o di supportarlo, anche fisicamente, nel corso di passaggi terapeutici importanti.
Dopo l’intervento corporeo si condivide il vissuto del ricevente, la tecnica corporea verrà così integrata dall’uso di parole, di suggerimenti da parte del terapeuta ad andare a ricercare nella propria memoria un ricordo o una sensazione rielaborando insieme i vissuti emersi.
Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo
A. Lowen